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I Radioamatori sono hobbisti, sono persone cioé che seguono e coltivano un hobby o passatempo; fare il Radioamatore è un hobby decisamente tecnico e formativo, prevede di avere delle conoscenze e delle abilità particolari, che non sono legate al suo stato fisico, quanto piuttosto alle proprie conoscenze in campo radioelettrico; il Radioamatore si diverte ma insegue la conoscenza: cerca di indagare i fenomeni della propagazione ionosferica, cerca di sapere come e perché funzionano determinati circuiti costruendo e cimentandosi, confrontandosi con altri radioamatori sui successi ottentuti, sulle comunicazioni effettuate, sulle difficoltà operative, sui progetti realizzati, sugli errori commessi, sulle autocostruzioni e così via.
Per quanto esposto, e per quanto si dirà dopo, questo è un hobby tecnico scientifico, piuttosto ostico, che richiede un po' di applicazione ma che dà tanta soddifazione, permette di entrare in contatto con persone in tutto il mondo, di intessere amicizie, di imparare ed insegnare, di dare e di ricevere. Molto spesso tra Radioamatori ci si incontra in meeting, congressi, per effettuare delle attività in comune, per manifestazioni particolari o anche solo per il piacere di condividere un pasto in compagnia.
Per diventare Radioamatore occorre sottoporsi ad esami ministeriali atti a valutare la personale preparazione tecnica, il cui programma d'esame (facente parte del D.L. 1° agosto 2003, n. 259) può essere consultato sul sito del Ministero delle Comunicazioni, ed è qui riportato; passati gli esami si ottiene una Patente di Stazione di Radioamatore (similmente alla ptente di guida), che permette di ottenere, sempre dal Ministero delle Comunicazioni, un' Autorizzazione Generale per l'impianto ed esercizio di Stazione di Radioamatore ed un Nominativo Internazionale di chiamata.
Solo dopo aver ottemperato a tali disposti di Legge, si può operare sulle frequenze attribuite al Servizio di Radioamatore, nei vari modi (in fonia, in telegrafia, in digitale, etc.), nelle varie bande, in postazione fissa come in portatile, a casa come presso Stazioni dimostrative installate occasionalmente presso Scuole, Istituti, Centri, etc.
Per quanto sopra esposto e per tutto quello che solo con la pratica si può esperire, l'hobby del Radioamatore, così come quello del radioascoltatore di onde corte o medie o lunghe, detto più semplicemente SWL e BCL (anche questo è un hobby molto coinvolgente ed interessante, per molti versi affine e complementare alla pratica ed alla grammatica del Radioamatore), è un'attività che elimina totalmente le barriere tra disabile e normodotato, mettendo tutti sullo stesso piano e tutti nelle stesse condizioni, essendo la pratica del Radioamatore come quella dell'SWL o BCL talmente diversificata da dare a tutti una chance di approccio e di divertimento.
Il primo fine è quello di fornire un modo comune per stare insieme e condividere delle esperienze e delle conoscenze, occupare il tempo in modo intelligente e coinvolgente, obbligando a tenersi informati sulle tecnologie, sulle scoperte scientifiche, sulle acquisizioni tecniche e pratiche; ma ognuno può poi trovare con la radio, sia come Radioamatore che come SWL o BCL, il suo ambito particolare di collocazione, magari come progettista o costruttore di circuiti, o come operatore di telegrafia, o come utilizzatore di sistemi di comunicazione digitale, o come informatico.
Se la comunicazione ha abbattuto le barriere spaziali, la pratica della radio è un modo di vivere questa presa di coscienza e di conoscenza, che il Team ha fatto suo e che intende con l'opera di tutti i suoi membri (e di tanti altri) portare avanti nei modi e nei luoghi che in questo portale sono ampiamente illustrati.
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