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IK1QLD     Radioamatori... chi sono costoro?

I radioamatori sono hobbisti che, debitamente autorizzati dagli organi governativi, attuano con altri radioamatori scambi di messaggi di carattere tecnico, riguardanti esperimenti radioelettrici a scopo di studio e di istruzione e senza alcun interesse venale.

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Queste sono le bande di frequenza attribuite in Italia al Servizio di Radioamatore, rispettivamente per i possessori di Autorizzazione Generale di Classe A e per i possessori di Autorizzazione Generale di Classe B (secondo il D.M. 8 luglio 2002; le due classi sono oggi unificate, come si legge più oltre).

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La materia era ed è stata disciplinata dal DPR 5 Ottobre 2001 n. 447, entrato in vigore il 1° gennaio 2002. In particolare gli articoli da 32 a 43 solo quelli pertinenti all'attività di Radioamatore (il 44 è realtivo alla Banda Cittadina). Le norme tecniche di tale Decreto sono contenute nel DPR 29 Gennaio 2003. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Nr. 214 (supplemento ordinario Nr.150) il Decreto Legislativo 1° agosto 2003, Nr.259 (Codice delle Comunicazioni Elettronche) che raccoglie in un testo unico tutta la precedente legislazione. Gli articoli pertinenti all'attività di radioamatore sono contenuti nel "Capo VII - Radioamatori", Articoli da 134-144 (il 145 è relativo all'attività di CB). Ma sono pertinenti all'attività di Radioamatore anche gli Articoli 208, 209 (installazione antenne), 211, 212, 213, 214, 215 (obbligo di tenuta del registro di stazione), 216, 217 (uso indebito di segnali di soccorso).

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Il Decreto 21 luglio 2005 (che appare sulla GU n.196 del 24 agosto 2005) modifica l'allegato 26 del DL 1° agosto 2003 n.259 e, abolendo le prove di radiotelegrafia Morse, unifica di fatto le Patenti e le Autorizzazioni Generali di classe A e B: tutti i radioamatori hanno quindi una sola classe di Patente e di A.G., la classe A.

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Alla data del 25 agosto 2005 i radioamatori in possesso di Patente e A.G. di classe B sono automaticamente equiparati ai possessori di patente e A.G. di classe A.

Approvato con DM del 13 novembre 2008 e successive modifiche - che derivano essenzialmente dalla trasposizione nella legislazione nazionale di provvedimenti internazionali di natura obbligatoria (Commissione Europea e UIT) e non obbligatoria (CEPT) - e pubblicato nella GU n. 273 del 21-11-2008 - Suppl. Ordinario n.255, entrava in vigore il Nuovo Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF), che recepiva la necessità di adeguare il piano nazionale di ripartizione delle frequenze alle disposizioni adottate in materia di attribuzione di bande di frequenze in sede internazionale; la necessità di recepire le decisioni

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emanate dalla Commissione Europea in materia di armonizzazione sull'uso delle frequenze radioelettriche; l'opportunità di recepire decisioni e raccomandazioni emanate dalla Conferenza europea delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT) con la finalità di conseguire una maggiore armonizzazione in campo europeo. Il piano sostituiva quello approvato con decreto ministeriale 8 luglio 2002 e successive modificazioni e integrazioni.

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Il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze è stato recentemente aggiornato e modificato; sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico è possibile prendere visione sia nell'aggiornamento del 27 maggio 2015 (che appare sul sul supplemento ordinario n. 33 alla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2015 n. 143), sia delle motivazioni per le quali si è proceduto al suo aggiornamento e di quanto in esso viene ancora recepito; ad esempio recepisce nella legislazione nazionale il Regolamento delle radiocomunicazioni e gli atti finali della “Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni” - WRC - che si è tenuta a Ginevra dal 23 gennaio al 17 febbraio 2012 (WRC12); ad esempio recepisce i provvedimenti approvati dalla Unione Europea (obbligatori) ed i provvedimenti della CEPT (Conferenza Europea delle Poste e Telecomunicazioni), se ritenuti necessari in quanto questi vengono implementati su base volontaria.

Nel frattempo è entrato in vigore il 1° giugno 2016 l'ultimo Band Plan IARU, scaturito dall'ultima riunione ad interim dei membri IARU a Vienna il 15-17 aprile 2016; il Band Plan IARU è un gentlemen agreement, ovvero un accordo tra persone di buona volontà (forse il termine gentiluomini dalle nostre parti è preso poco sul serio), in modo tale che i radioamatori abbiamo comportamenti simili ed armonizzati sulle varie porzioni dello spettro radio a loro assegnato. Quanto viene deciso nelle varie sessioni dei membri IARU (ricordo per inciso per l'Italia è rappresentata dall'associazione che raccoglie il maggior numero di aderenti, al momento l'ARI) viene poi ratificato in sede ITU, mentre per quanto riguarda la normativa italiana, vale quanto è sancito nel Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze, che è Legge dello Stato.
Il Band Plan in questione è scaricabile su https://app.box.com/s/vltvq0ls9j5owkohnklilok8r1vj595x.

Come si diceva, è attualmente in vigore l'aggiornamento del PNRF del 27 maggio 2015, che appare sul supplemento ordinario n. 33 alla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2015 n. 143, visibile su www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/comunicazioni/radio/pnrf-piano-nazionale-di-ripartizione-delle-frequenze


Approvata nel giungo 2016, è operativa una nuova Tebella Europea di Allocazione e di Applicazione delle Frequenze (ECA Table) nel campo delle radiofrequenza tra 8,3 kHz e 3000 GHz. Questa edizione della Tabella ECA tiene conto del risultato finale dell'armonizzazione ECC (Decisioni e Raccomanddaazioni ECC) approvata per la pubblicazione, incluso il 42° incontro plenario ECC del 14-17 giugno 2016. Si veda l'articolo pubblicato sul sito del CISAR.


Banda dei 60 metri

E finalmente anche ai radioamatori italiani è stata data facoltà di operare sulla banda dei 60 metri (un po' in ritardo rispetto a tanti altri Pesi, ma - come si dice - meglio tardi che mai). L'attribuzione di una porzione di banda tra 5351,5 e 5365,5 kHz era già stata oggetto delle decisioni finali della WRC del 2015, che raccomandava per l'appunto agli Stati membri (tra cui l'Italia) di inserire la nuova acquisizione tra le frequenze date in uso ai Radioamatori in statuto di banda secondaria. Ebbene, nell'ultimo Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze, apparso sul Supplemento Ordinario n.49 alla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 19 ottobre 2018 (parte del Decreto 5 ottobre 2018) è presente, nella Nota 32B, la dicitura: La banda di frequenze 5351,5-5366,5 kHz è anche attribuita al servizio di radioamatore con statuto di servizio secondario. Le stazioni del servizio di radioamatore che utilizzano la banda di frequenze 5351,5-5366,5 kHz non devono superare la massima potenza isotropa equivalente irradiata di 15 W (e.i.r.p.) (WRC-15).


Decreto 1/3/2021 Codice Comunicazioni Elettroniche

Modifiche all'allegato n.26 al Decreto Legislativo 1° agosto 2003, n. 259, «Codice delle comunicazioni elettroniche», recante la normativa tecnica di disciplina dell'attività radioamatoriale, così come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 marzo 2021.


Decreto 21/08/2022 Piano nazionale di ripartizione delle frequenze tra 0 e 3000 GHz

Sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13 settembre 2022 appare, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, il Decreto 21 aogsto 2022 recante l'ultimo PNRF o Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze tra 0 e 3000 GHz. Secondo il punto 7 dell'Introduizione al documeto, il PNRF deve essere revisionato ogni 3 anni o quando una Conferenza delle radiocomunicazioni dell'UIT apporti modifiche al Regolamento delle Radiocomunicazioni in materia di attribuzione di bande di frequenze, ovvero quando se ne presenti la necessità in sede nazionale.


Nuova piattaforma WEB per la gestione dei servizi ai Radioamatori

Nell'ottica di riorganizzare tutte le pratiche relative all'attività di Radioamatore, il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dalla fine del 2022 è la nuova dizione del MISE), sul portale https://ispettorati.mise.gov.it/index.php/servizi/radioamatori fa sapare che già dal 15 giugno 2023 il Ministero attiva il servizio on line per la richiesta dei nominativi di Radioamatore. Da tale data, la richiesta per ottenere il nominativo identificativo per l’attività di Radioamatore deve avvenire esclusivamente tramite la piattaforma radioamatori al link: https://appradioamatori.invitalia.it/. Data la novità, il Ministero ha provveduto all'edizione di un prontuario con le istruzioni sulle funzionalità della piattaforma: https://ispettorati.mise.gov.it/images/documenti/manualeradio_v2.pdf. Ricordo che per accedere alla piattaforma informatica l’utente deve possedere una identità digitale SPID (Sistema Pubblico d'Identità Digitale), CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Tra i tanti tutorial, apparsi in Rete per l'occasione, segnalo https://www.youtube.com/@ARI_AssRadioamatoriItaliani.


DL 24 marzo 2024 n° 48

Il 13 Aprile 2024 compare nella Gazzetta Ufficiale n°87 Anno 165, tra gli altri Decreti, anche il DL 24 marzo 2024 n°. 48, che ci interessa in quanto reca delle modifiche al DL 1° agosto 2023 n° 259. Troviamo che l'Art. 135 è sostituito da un nuovo Art. 135 che, tra altre cose, introduce una nuova classe di Autorizzazione Generale per l'impianto e l'esercizio di Stazione di Radioamatore denominata Classe N [corrispondente alla classe di radioamatore novizio prevista dalla raccomandazione CEPT ECC/ REC (05)06.]. L'Art 136 è sostituito da un nuovo Art. 136 che introduce, tra le altre cose, la Patente di Operatore di Stazione di Radioamatore di Classe N [conformemente alla raccomandazione CEPT ECC/REC (05)06]. E che il Ministero può affidare, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, l'organizzazione e lo svolgimento delle prove di esame alle associazioni di radioamatori legalmente riconosciute che ne facciano richiesta. L'Art. 137 porta a 14 anni l'età minima per ottenere la Patente di Operatore di Stazione di Radioamatore. Mi fermo qui perché l'elenco delle novità è lungo... questo è il link per leggere il testo completo: Gazzetta Ufficiale Anno 165° - Numero 87 pagine 10, 11 e allegati.


Autorizzazione frequenze 40,660- 40,700 MHz, 1810-1830. Anno 2024

Con nota del MIMIT AOO STV Registro Ufficiale U007221 del 29/08/2024 si informano i radioamatori che sono autorizzate, in base di non interferenza, in via generale e temporanea, fino al 31 dicembre 2024 sull’intero territorio nazionale, sperimentazioni per scopi radioamatoriali di propagazione per le bande di frequenze 40,660-40,700 MHz e 1810-1830 kHz, alle quali sono ammessi a partecipare tutti i radioamatori dotati di autorizzazione generale in corso di validità, con potenza massima doi trasmissione di 10W. Nella stessa nota viene negata l'autorizzazione all'impiego della porzione di frequenza 1850-2000 kHz.


Proproga Autorizzazione uso banda 70 MHz. Anno 2024

Con nota del MIMIT AOO STV Registro Ufficiale U0067210 del 29/08/2004 si informano i radioamatori che sono autorizzate in base di non interferenza, in via generale e temporanea, fino al 31 dicembre 2024 sull’intero territorio nazionale, sperimentazioni per scopi radioamatoriali di propagazione nella banda di frequenza dei 70 MHz, alle quali sono ammessi a partecipare tutti i radioamatori italiani dotati di autorizzazione generale in corso di validità. Potenza massima ammessa 10W. In particolare sono utilizzabili le porzioni 70,100-70,200 MHz, 70,300-70.400 MHz.


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