Dato il costo di questo simpatico pezzo della RF System, non mi sarei mai sognato né di aprirlo, né di smontarlo e tanto meno di vivisezionarlo. Peraltro le caratteristiche denunciate dal distributore italiano, la Hardsoft Product di Chieti Scalo sembrano chiare; si tratta di un Balun Magnetico per antenne tipo long wire, che consente di alimentare tramite un cavo coassiale tutti i tipi di antenna tipo long-wire, a "T", o altri tipi di antenne filari, senza dover ricorrere ad un accordatore.
Questi sono i vantaggi dichiarati nelle istruzioni: |
Il Balun Magnetico è un adattatore di impedenza compatto e perfettamente impermeabilizzato. Esso consiste di uno speciale trasformatore, coperto da brevetto, con accoppiamento a mezzo campo magnetico. Il rapporto di trasformazione dell’impedenza varia con la frequenza. Il risultato finale è un semplice apparato che si connette da un lato all’estremità di una antenna longwire (o al centro di una antenna a “T”), e dall’altro lato, tramite un connettore SO-239, al cavo coassiale a 50 ohm per il ricevitore. I vantaggi sono immediati. Il cavo che arriva al ricevitore è quindi immune dalle interferenze generate localmente, e non ha necessità di essere isolato dai suoi supporti. L’antenna può quindi essere stesa nel punto di maggiore convenienza, senza per questo doversi poi preoccupare del percorso del cavo per il ricevitore. Ma c’è di più! La long-wire, grazie al Balun Magnetico, ottiene una connessione galvanica con la terra, così da evitare i problemi legati all’accumulo di cariche elettrostatiche. Il circuito del ricevitore viene pertanto a trovarsi elettricamente isolato dall’antenna, mentre il trasferimento di segnale avviene magneticamente. Ciò contribuisce ad una riduzione del rumore complessivo di fondo. Il trasformatore all’interno del Balun Magnetico assicura che l’antenna costituisca un carico sempre accordato, indipendentemente dalla frequenza. Questo significa che non vi sono più “buchi” di sensibilità su certe frequenze, anzi, a seconda di quella prescelta, addirittura appare addirittura un guadagno che varia da 2 a 4 punti di S-meter rispetto ad una long-wire tradizionale. Non ci resta allora che dare un'occhiata più approfondita dentro al dispositivo in questione. Mi corre l'obbligo di ringraziare Aldo Moroni che ha effettuato i rilievi autoptici ed il resoconto fotografico dandomi il consenso alla pubblicazione. |
testo e foto di Aldo Moroni |
Dentro il cilindro di plastica c'è un altro cilindretto riempito di resina che sottoposto a qualche ora di un bagno di trielina ha svelato il suo contenuto, il toroide che si vede nella foto. |
testo e foto di Aldo Moroni |
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testo e foto di Aldo Moroni |
Il trasformatore ha un rapporto 9:1 con avvolgimento OL (OverLap). Il primario (da 27 spire) è collegato da un lato al morsetto della longwire, dall'altro alla calza del coassiale. Il secondario (da 9 spire) è collegato da un lato alla calza e dall'altro al centrale del coassiale. Dalle prove fatte è risultato che separando elettricamente le masse si ha una maggiore riduzione dei disturbi generati all'interno dell'abitazione. |
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