L'invenzione della radio

GUGLIELMO MARCONI nacque a Bologna il 25 aprile 1874, da papa' Giuseppe e dalla di lui seconda moglie, Annie Jameson, protestante; dalla mamma ereditava la tenacia e la perseveranza, oltre la conoscenza della lingua inglese; dal padre una ferrea volonta' ed il senso degli affari. All'eta' di 7 anni entro' nell'Istituto Cavallero di Firenze e nel 1885 all'Istituto Nazionale di Livorno, dove la famiglia si era nel frattempo trasferita. Sempre a Livorno GUGLIELMO ebbe cultura religiosa presso la locale Chiesa Valdese, ove venne "confermato" (la cresima per il rito cattolico) nell'aprile del 1982; la madre aveva messo infatti per condizione, prima di sposarsi, che i figli fossero allevati nella fede protestante; ed infatti poi GUGLIELMO sposera' in prime nozze l'irlandese Beatrice O'Brien, anch'essa protestante. Autodidatta, appena diciottenne senti' nascere in se' (lo scrive lui stesso) una irresistibile vocazione verso la fisica e l'elettricita'. Allievo a Livorno dei professori Vincenzo Rosa e Giotto Bizzarrini, acquisi' da essi una piu' rigorosa mentalita' scientifica in un momento particolarmente importante per l'indirizzo delle sue ricerche. Gli erano ben note le idee e la teoria di MAXWELL, le esperienze di HERTZ, RIGHI, CALZECCHI-ONESTI, BRANLY. Nell'estate del 1894, quando la famiglia Marconi si reco' in vacanza nelle montagne del biellese (vicino a Torino), il giovane GUGLIELMO ebbe modo di riflettere sulle ricerche scientifiche di HERTZ e penso' di usare le onde hertziane a scopi di comunicazione. Questa fu la magnifica intuizione di MARCONI, alla quale nessuno era arrivato, nessuno aveva minimamente pensato. Nell'autunno successivo, nella villa di Pontecchio presso Bologna, il giovane ventenne trasformo' il granaio in laboratorio, lavorando notte e giorno tra rotoli di filo di rame, sfere di ottone, rocchetti di Ruhmkorff, tasti Morse e campanelli, realizzando i primi rudimentali apparecchi. I primi deboli segnali riuscirono a superare qualche centinaio di metri; dalla finestra del granaio dove era posto il trasmettitore fino alla collinetta in fondo al giardino ove si trovava il ricevitore, i tre punti della lettera S viaggiavano nello spazio arrivando a destinazione, ed il colono Mignani sventolava un fazzoletto, indicando l'avvenuta ricezione. MARCONI pero' voleva superare gli ostacoli del terreno e trasmettere tra due punti tra loro non visibili. Porto' il ricevitore al di la' della collina, dove il Mignani con il suo fucile attese che il campanello del ricevitore suonasse per tre volte. Dal suo granaio MARCONI premette per tre volte sul tasto del trasmettitore e gli rispose lontano un colpo di fucile: le onde elettromagnetiche avevano superato l'ostacolo, le radio comunicazioni erano ora possibili!

Il primo brevetto offerto al governo

Per quegli esperimenti MARCONI uso' gli oscillatori di HERTZ e di RIGHI, ma le onde elettromagnetiche erano troppo deboli per superare grandi distanze. Supero' le difficolta' accoppiando all'oscillatore di HERTZ un'antenna ed una presa di terra, ottenendo cosi' maggior potenza. Nel 1986 l'inventore ottenne il primo brevetto che dono' al governo italiano di allora, offerta che non venne nemmeno presa in considerazione. La madre, comprendendo l'importanza dell'invenzione, scrisse ai suoi parenti in Inghilterra e questi la consigliarono di mandare il figlio a Londra, ove sarebbe stato piu' facile trovare i capitali necessari allo sviluppo dell'invenzione. Il 2 febbraio 1896 MARCONI parti' per l'Inghilterra dove, con l'aiuto dellingegnere DAVID JAMESON, cugino della madre, fu presentato al direttore dei Telefoni e delle Poste, sir WILLIAM PREECE, che divenne un suo entusiasta sostenitore. Il 27 luglio MARCONI compi' con successo il primo esperimento ufficiale dalla terrazza del Post Office alla piana di Salisbury. Altre trasmissioni vennero effettuate con successo attraverso il canale di Bristol, tra Penarth e Weston. Nel 1897 MARCONI fondo' la prima organizzazione per lo sfruttamento commerciale della sua invenzione e nel giugno dello stesso anno, su invito del governo italiano, torno' in Italia, a La Spezia, ove effettuo' comunicazioni tra l'arsenale e la corazzata San Martino, superando la distanza di 18 Km. Tornato in Inghilterra, il 20 luglio MARCONI costitui' la WIRELESS TELEGRAPH TRADING SIGNAL CO. LTD. In novembre fu costruita la prima stazione fissa MARCONI a Needless nell'isola di Wight e furono effettuati collegamenti con Bornmouth alla distanza di 23 Km.

Il primo servizio radiotelegrafico

Nel maggio del 1898 MARCONI realizzo' i primi apparecchi con circuiti sintonici atti a garantire l'inidipendenza delle comunicazioni contemporanee di piu' stazioni (il futuro e famoso brevetto 7777) e nel luglio dello stesso anno effettuo' il primo servizio radiotelegrafico giornalistico in occasione delle regate veliche indette dal Royal Yacht Club per conto del Daily Express, trasmettendo la radiocronaca dal piroscafo Flying Hontress a Kingstown che era collegata a Dublino per telefono. Il 26 agosto per la prima volta fu chiesto soccorso per mezzo della telegrafia senza fili da parte di un battello faro; il 3 marzo venne effettuato il primo salvataggio di naufraghi del piroscafo Mathens mediante la radiotelegrafia ed il 27 dello stesso mese MARCONI realizzo' il collegamento radiotelegrafico dall'Inghilterra alla Francia, tra Wimereux presso Boulogne-sur-Mer e South Fourelad presso Dover, alla distanza di 32 miglia. In settembre MARCONI si reco' negli Stati Uniti dove realizzo' il collegamento tra gli incrociatori New York e Massachusetts della Marina Americana. In questo periodo MARCONI perfeziono' i suoi apparecchi allo scopo di vincere le difficolta' che si opponevano al superamento di distanze sempre maggiori, delle montagne ma soprattutto della curvatura terrestre, che gli scienziati di allora ritenevano insuperabile per le onde radio. E' il 1900: la WIRELESS TELEGRAPH TRADING SIGNAL CO. LTD prese il nome di MARCONI WIRELESS TELEGRAPH CO. LTD ed il 26 aprile MARCONI ottenne lo storico brevetto inglese nø 7777 sui primi apparecchi sintonici. In ottobre termino' la costruzione della stazione di Poldhu in Cornovaglia, il piu' potente impianto di trasmissione radiotelegrafica mai costruito fino ad allora. Il 26 novembre 1901 MARCONI accompagnato dai suoi assistenti PAGET e KEMPT si imbarco' a Liverpool e raggiunse St. John's a Terranova, dove costrui' un'altra stazione radio: il 12 dicembre verso le 12,30, ora del luogo, MARCONI. ricevette i tre deboli segnali corrispondenti alle tre battute della lettera S dell'alfabeto MORSE. Per la prima volta al mondo le onde elettromagnetiche erano state ricevute oltre oceano.

Il 22 febbraio MARCONI si imbarco' sulla nave Philadelphia diretto in America per realizzare una grande stazione radiotelegrafica a Glace Bay in Nuova Scozia, su invito del governo canadese. Durante la traversata lo scienziato compi' importanti esperimenti scoprendo la nociva influenza delle radiazioni solari sulle trasmissioni,e, constatato che i ricevitori basati sull'impiego del coherer non rispondevano piu' alle esigenze di stabilita' e costanza di ricezione, venne nella determinazione di creare un nuovo tipo di rivelatore. Questo nuovo tipo di apparecchio sara' il Detector Magnetico, che MARCONI brevetta il 25 giugno 1902 e che usa per la prima volta in luglio a bordo della corazzata italiana Carlo Alberto, messa a sua disposizione dal governo italiano per la famosa campagna radiotelegrafica da Napoli a Kronstadt in Russia, rimanendo in collegamento continuo con la stazione inglese di Poldhu. Nell'ottobre dello stesso anno la Carlo Alberto faceva rotta verso il Canada e MARCONI giunse a Glace Bay dove inizio' gli esperimenti di radiocominicazioni transatlantiche in senso inverso, cioe' tra l'America e l'Europa; la stazione di Poldhu funzionava da ricevente. Per molto tempo non fu possibile nessun collegamento e da Poldhu, via cavo, MARCONI ricevette soltanto la scoraggiante parola convenzionale "standard", ossia "non abbiamo ricevuto nulla". Finalmente il 15 dicembre giungeva via cavo da Poldhu la parola "greentime" cioe' "abbiamo ricevuto qualche segnale", mentre il 18 la ricezione diventava intelleggibile e la trasmissione era ormai assicurata nei due sensi: era stata operata la prima trasmissione bilaterale transoceanica. Nel settembre del 1903 durante la traversata dall'Inghilterra agli Stati Uniti a bordo del transatlantico LucaniaMARCONI stabili' il primo servizio stampa tra l'Europa e l'America, iniziando la pubblicazione regolare di giornali a bordo della nave durante la navigazione in Atlantico. Nel 1904 MARCONI costrui' l'oscillatore rotante, scopri' le proprieta' direttive delle antenne orizontali, ed inizio' ad usare la valvole termoioniche FLEMING. Nel 1905 brevetta le sue antenne orizzontali direttive, che permettevano un enorme aumento di intensita' dei segnali. Il 10 dicembre del 1909 GUGLIELMO MARCONI viene insignito del PREMIO NOBEL per la Fisica.

Al servizio dell'esercito italiano

Nel 1912 MARCONI invento' un nuovo metodo per generare onde continue chiamato "sistema a scintilla multipla", un ingegnoso stadio di transizione tra i precedenti apparecchi a scintilla e quelli ad onda continua. Nel 1914, perfezionati gli apparecchi radiotelefonici con valvole termoioniche a triodo, sperimento' con successo un regolare servizio radiotelefonico.

Allo scoppio della prima guerra mondiale si mise al servizio del Governo italiano come ufficiale dell'esercito. Nel marzo del 1916, a seguito di alcuni inconvenienti rivelatisi durante le operazioni belliche nell'uso delle onde lunghe, MARCONI iniziava la costruzione dei primi apparati in VHF, aprendo cosi' un piu' vasto orizzonte allo sviluppo della radio. Nel 1919 acquisto' il panfilo Elettra, che divenne il suo personale laboratorio, a bordo del quale si rifugiava per intendere ai suoi studi ed alle sue ricerche. Appurate ormai le preziose proprieta' delle onde corte, nel 1922 MARCONI ne raccomando' l'uso al posto delle onde lunghe e fra il giugno ed il luglio del 1923 effettuo' importantissime esperienze fra la stazione di Poldhu ed il panfilo Elettra, alla fonda presso le Isole di Capo Verde (una distanza di circa 4000 Km), con risultati talmente lusinghieri da indurlo a tentare distanze ancora maggiori.

Nel 1924 MARCONI costrui' diverse stazioni ad Onda Corta, nella banda dei 30 - 60 MHz, per conto del governo britannico, ed il 30 maggio dello stesso anno avvenne la prima regolare trasmissione della voce umana tra l'Inghilterra (Poldhu) e l'Australia (Sidney). Il 5 ottobre il Ministero delle Comunicazioni dava l'autorizzazione alla "Societa' Unione Radiofonica Italiana" di iniziare il servizio delle radio audizioni in Italia.

Le lampadine del municipio

Il 15 giugno MARCONI sposo' in seconde nozze la contessa Maria Cristina Bozzi Scali (scomparsa recentemente) ed il 1ø gennaio 1928 viene nominato presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il 26 marzo 1930, da bordo del panfilo Elettra ancorato nel porto di Genova, MARCONI invio' impulsi telegrafici che percorrendo 14.000 miglia accesero le lampade del palazzo municipale di Sidney in australia. Il 19 settembre fu nominato Presidente della Regia Accademia d'Italia.

A seguito dell'avvento di regolari servizi radio in tutto il mondo, l'etere andava sempre piu' congestionandosi; MARCONI apri' allora nuovi orizzonti alla radio, perfezionando gli apparecchi a riflettore funzionanti su lunghezze d'onda inferiori al metro. Il 12 febbraio 1931 MARCONI, alla presenza di Papa Pio XI, inauguro' la nuova stazione radio della Citta' del Vaticano, ed il 13 settembre dello stesso anno, dal suo ufficio di Roma, MARCONI illumino' la statua del Redentore a Rio de Janeiro, attraverso il ripetitore di Coltano. E' in quel periodo che MARCONI domostra la possibilita' dell'uso delle microonde comunicando tra Santa Margherita Ligure e Levanto (36 Km). Nel 1932 effettuo' il collegamento radio telegrafico stabile tra il Vaticano e Castel Gandolfo (sede estiva del Papa), e tra il 2 e l'11 agosto compi' importanti esperimenti tra Rocca di Papa e l'Elettra fino alla distanza di 224 Km (127 oltre la portata ottica) e tra Rocca di Papa e Senapro di Capo Lipari in Sardegna, alla distanza di 269 Km, usando onde della lunghezza di 57 cm!

L'anticipazione del radar

Il 26 luglio del 1934 MARCONI realizzo' il collegamento radiotelegrafico tra l'Elettra ed il radiofaro di Sestri Levante in onde di 63 cm, domostrando come fosse possibile per una nave, in caso di nebbia, trovare con sicurezza ed alla cieca l'entrata di un porto. Nel marzo del 1935 compi' sulla Via Aurelia esperienze di avvistamento a distanza, anticipando i risultati raggiunti solo successivamente dal radar. Con l'impiego delle microonde MARCONI si occupo' anche di televisione, preconizzando l'avvenire, ed istitui' anche campi di ricerca sull'impiego terapeutico delle radioonde (Marconietarapia).

GUGLIELMO MARCONI, in seguito ad un attacco di angina, si spegne a Roma il 20 luglio 1937. Per ricordare il suo nome, la sua multiforme attivita' di ricercatore, inventore, sperimentatore, studioso e scienziato, le radio di tutto il mondo osservarono un lungo e deferente minuto di silenzioso rimpianto.

Il suo esempio, la sua preziosa opera, il suo sistema di accostarsi in modo rigoroso e metodico alle sperimentazioni ed alle prove, la caparbieta' nel portare le ricerche e gli studi intrapresi fino alla conoscenza completa di un fenomeno, la sua dedizione, la costanza, l'entusiasmo, l'impegno, sono un patrimonio inestimabile di esempio che noi RADIOAMATORI di tutto il mondo abbiamo colto e fatto nostro; e' per tramite dei radiomatori che l'umanita' si e' ulteriormente arricchita di invenzioni, conoscenze, risultati positivi in campo radio ed in tutti quei campi che di volta in volta il progresso tecnologico ha individuato e correlato alla radio. Pochi uomini al mondo hanno avuto le soddisfazioni che ha avuto MARCONI: penso a tutto quello che ha fatto, a tutti i risultati cui e' giunto, soddisfazioni che noi radioamatori capiamo, forse, meglio di chiunque altro; un senso di ammirata riconoscenza va a GUGLIELMO MARCONI ogni qual volta accendo il mio apparecchio radio ricetrasmittente e con la semplice manipolazione di un tasto telegrafico riesco a comunicare le mie emozioni ad un altro sperimentatore radio. Sono pertanto orgoglioso, come spero lo siano tutti i radioamatori, di far parte di quella categoria di appassionati che hanno raccolto l'eredita' ed il patrimonio di GUGLIELMO MARCONI.

Nel centenario dell'invenzione della radio. IK1QLD, Angelo Brunero.

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