Zefiro Team  IK1QLD Radioamatore  Associazione Radioamatori Marinai d'Italia

 

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Come ho allestito il nodo EchoLink IK1QLD-L echolink
In altre parti della Rete si trovano già situazioni di allestimento di un nodo EchoLink, suggerimenti, indicazioni, note:

Qui di seguito trovate una serie di schermate utili ai settaggi del programma. La storia nasce da due situazioni specifiche: 1) creare un nodo di emergenza per il Jamboree On The Air edizione 2010; 2) sperimentare una interfaccia con porta RS-232 su un PC portatile con sole porte USB per tramite di un convertitore bidirezionale.

Le due situazioni sono analoghe, visto che in entrambi i casi si sono adoperate le stesse attrezzature tecniche, lo stesso software e lo stesso hardware. Per la prima il programma è stato istruito con i dati necessari all'individuazione del call IQ1GU, quello della sezione CISAR di Torino; per la seconda situazione il programma è stato settato con i dati della mia stazione di radioamatore.

Bene, allora vediamo come e dove ho impostato i vari dati, i settaggi e tutto il resto. Ricordo che questo non è un manuale di istruzioni, che trovate qui in versione italiana. L'allestimento della stazione è su Facebook.

 

  System Setup  

Il programma si apre con la richiesta di essere settato per l'uso come Single-User o come Sysop; si riferisce alla possibilità di essere utilizzato solo da PC o per gestire una stazione RTX. Nominativo e password verranno controllate dalle varie stazioni di controllo presenti in Rete, per la quale cosa non sarà possibile inserire un call altrui (a meno che non se ne conosca la password).
La preferenza avviene automaticamente una volta che il proprio call viene lanciato in Rete: sarà quindi un server virtuale europeo ad effettuare il controllo di congruità tra call dichiarato e passwrod, utile per il controllo e la validazione.
L'utilizzo di un proxy era consigliato ed invogliato fino ad un po' di tempo fa, quando non era così facile trovare come modificare le impostazioni del firewall del proprio router o comunque quando il proprio fornitore di Rete non permette traffico TCP sulla porta 5200 (in uscita) e UDP sulle porte 5198 e 5199 (in ingresso ed in uscita). Una lista di proxy specifici e le modalità per istruire il proprio modem o router ad accettare traffico sulle porte specificate è sul portale EchoLink. Occorre prestare attenzione alle istruzioni dichiarate dai vari proxy, che possono essere di volta in volta differenti, specie per quanto riguarda la porta e la password.
Questa sezione serve per impostare una serie di parametri temporali, facilmente intuibili; meglio perderci un po' di tempo e settarli correttamente, si eviterà che la propria stazione radio rimanga in trasmissione o in ricezione per tempi indefiniti o tagli dei QSO a metà, che rimanga connessa a qualche altra stazione anche se non c'è traffico, etc. 210 secondi sono 3 minuti e mezzo, secondo me un tempo corretto. Per tempi più lunghi consiglio una ventola sulla propria radio... usiamo radio da amatori, non professionali (beh, non proprio tutti!).
Se si utilizzano schede sonore integrate, aggiunte, esterne o virtualizzate occorre dichiararlo in questo punto dei settaggi; ho trovato dei PC portatili e dei netbook con schede sonore davvero insufficienti allo scopo, per cui ho dovuto ricorrere a schede sonore esterne, connesse via porta USB. Il filtro passa-alto è utile per non fare passare subtoni per la Rete. La calibrazione della scheda sonora non è prassi corrente.
I pacchetti che contengono la trasmissione radio che transita in rete hanno l'indirizzo del mittente e del destinatario, oltre ad un numero progressivo, e vanno tutti sicuramente a bersaglio; non è però detto che seguano tutti lo stesso percorso e che arrivino ordinati temporalmente. Per tale ragione esiste un tempo di latenza della Rete: quando viene raggiunto un numero sufficiente di informazioni congrue e fruibili, allora viene dato via ad un blocco di dati. I settaggi di default sono correlati alle richieste inziali del programma quando viene installato (si tratta della dichiarazione di accesso alla Rete, se via ISDN, ADSL, LAN o altro). Possono essere modificati alla bisogna.

 

  Preferences  

Qui ci sono diversi settaggi da spuntare e sono relativi alle liste che il programma ci dà modo di vedere; le liste dei ripetitori, dei link, dei semplici user, e delle conferenze. La lista delle varie stazioni visibili tramite la scelta effettuata popola i vari grafici, le funzioni e le statistiche di cui il programma è provvisto e vengono richiamate da altri comandi. I settaggi di default sono da preferirisi.
Qui si possono modificare dversi parametri e settaggi e sono in funzione del tipo di traffico che si vuole permettere al nodo, soprattutto in ragione della CPU e della velocità di connessione in Rete. Permettere la connessione del proprio nodo alle Conferenze infatti può affaticare la CPU se c'è poca RAM. Permettere la multiconferenza può essere fatale se i gestori delle conferenze non prestano sufficiente attenzione ai disturbi: un disturbo casuale o intenzionale che blocca una conferenza (ovvero decine di nodi tra loro interconnessi) può propagarsi ad altre conferenze, bloccando centinaia di utilizzatori, propagando QRM sulla rete e sulle radio degli utenti connessi. In questa finestra è presente una sottofinestra vitale per il corretto funzionamento del proprio nodo, che viene comandata dal tasto "PTT Control", mentre il file "info.txt" costruibile e modificabile direttamente tramite il bottone "Edit" darà utili informazioni a chi si connette via rete.
Spesso occorre controllare se la commutazione ascolto/trasmissione avviene correttamente, ed occorre farlo tramite tastiera. Qui si decide quale tasto della tastiera può fungere da PTT e come. La scelta della COM è vitale; solitamente la porta COM è quella presente sul PC ed è solitamente la COM 1; ma se la commutazione tra TX ed RX avviene attraverso un adattatore RS232-USB bidirezionale, allora la porta COM non sarà più riconosciuta come 1 e si dovrà andare per tentativi. Questo a lato è un caso tipico, dove l'individuazione della COM5 è avvenuta dopo diversi tentativi, andando anche a mettere le mani sul settaggio della COM utilizzata per la trasmissione (vedi più oltre). Se il PC è provvisto di porta COM, i settagi di default saranno ottimali. Occorre fare attenzione nella scelta dell'adattatore RS232-USB poiché non tutti sono bidirezionali; la scelta operata dal sottoscritto (ed anche dal costruttore dell'interfaccia Nomic RigBlaster, ormai reperibile difficilmente in Rete e trovata in Europa da Waters & Stanton) è caduta su un modello Digicom.
Per ragioni varie di sicurezza, è possibile inibire certo tipo di traffico sul priorio nodo e qui è possibile scegliere quale tipo di traffico inibire. Così come è anche possibile negare il permesso a determinati Paesi di accedere al proprio nodo. Disturbatori abituali o stazioni che generano disturbi non intenzionali possono essere "bannate" aggiungendo il call ad una lista di proscrizione.
Le informazioni realtive a questa finestra sono visibili sulla finestra stessa e sono relative ai suoni di sistema che possono essere utilizzate per avvertire un utilizzatore del sistema EchoLink che usa il solo PC e non già un RTX.

 

  Sysop Setup  

Per riconoscere se c'è attività radio locale (cioé se il canale è occuapato) occorre selezionare il modo più opportuno. VOX è il più comune, informa il programma se c'è traffico e non prevede altre particolari connessioni con il ricetrasmettitore. Se non è possibile dotare l'RTX del riconoscimento di un subtono (T-Sq) occorre regolare la soglia dello squelch. Diversamente, per riconoscere se c'è una portante e come come effettuare le commutazioni, su può connettere la radio, se provvista, alla porta seriale del PC attraverso le cosiddette "prese dati", per mezzo di opportuni circuiti. Nel mio caso ho utilizzato il sistema più semplice.
Questo è il settaggio utile che ho trovato per utilizzare Nomic RigBlaster ed il convertitore RS232-USB Digicom, così come si vede su Facebook.
I comandi con il sistema DTMF vengono riconosciuti in modo internal, e così ho settato, mentre non sono intervenuto su altri settaggi. É possibile andare a mettere le mani sulle sequenze DTMF per eseguire le varie funzioni e/o interrogazioni; io non ho modificato le funzioni standard che credo debbano rimanere tali per fare in modo che qualunque utilizzatore possa ritrovare gli stessi comandi che hanno di default gli altri nodi; viceversa è comodo personalizzare dei comandi, assegnando a specifiche sequenze dei comandi specifici (facendo click su Station Shortcuts).
Mi è più volte capitato di ascoltare lamentele da parte degli utilizzatori del nodo IK1XHT-L dell'Università di Torino, circa il mancato riconoscimento di alcune sequenze DTMF; ci sono delle differenze o di emissione o di riconoscimento di alcuni toni tra radio Kenwood, Icom e Yaesu. Per fare in modo che i marchi comunichino tra loro è possibile intervenire su alcune tolleranze; meglio sarebbe disporre di un oscilloscopio per valutare strumentalmente le varie differenze ed agire in modo conveniente.
Questa è la finestra dove si decide se il beacon della stazione viene emesso in fonia o in telegrafia; e se in CW, con quale velocità, con quale frequenza (in Hz), con quale ampiezza. Oppure se utilizzare un file esterno che deve essere di tipo WAV a 8-bit, 8000Hz, PCM Mono. Quando emettere il segnale di identificazione? Ogni quanto tempo? Beh, qui nel corso degli anni di sperimentazione del sistema EchoLink mi sono davvero sbizzarrito, ma non ho mai trovato l'esatta corrispondenza tra i settaggi immessi e l'effettiva funzionalità del programma. Non è affatto vero che il mio sistema, attualmente, emetta in CW il suo identificativo ogni 5 minuti... lo fa quando vuole e quando se ne ricorda!
Settaggi come da default, per la modifica dei quali rimando al manuale d'uso
Qui si può intervenire per modificare i suoni di sistema e per abilitare delle funzioni personalizzate.
È possibile interrogare la propria stazione radio da remoto attraverso una connessione in protocollo HTTP; via Web si chiama l'IP della macchina su cui risiede il programma sulla specifica porta di default (o altra, se settata): una finestra di dialogo chiederà login e password, e si potranno gestire da remoto alcune funzioni essenziali, così come vedere una cinquantina di righe di LOG.
I dati immessi in questa finestra sono assolutamente invisibili; se si vogliono rendere noti si possono scrivere sul file "info.txt" oppure connettere la stazione radio ad un TNC e comunicare via APRS. Non ci ho mai provato...

Bene. Dopo le prove del caso, dopo aver trovato la frequenza giusta, dopo aver controllato potenza d'uscita, livelli audio e tutto il resto, le "prove tecicnhe di trasmissione" sono iniziate all'inizio di ottobre e sono terminate all'inizio di novembre. Il notebook Sony Vaio è rimasto acceso per una trentina di giorni ed ha retto bene, senza scaldarsi (due tappi di plastica tengono costantemente il notebook sollevato dalla scrivania ed il salvaschermo manitene lo schermo costantemetne spento); il sistema operativo Windows XP non ha fatto una piega, consentendomi di utilizzare la Rete anche per navigare e per scambiare posta elettronica; la connessione al router via Wi-Fi ha retto senza problemi per 30 giorni consecutivi. La radio utilizzata allo scopo, Icom IC 706 MKIIG, scalda anche stando solo in stand-by ed una ventola sussidiaria è stata una buona soluzione anche se non strettamente necessaria. Tutti segnali incoraggianti, che mi permettono di pensare a prove H24 per lunghi periodi di tempo.

Mantenere un nodo EchoLink in casa è però un mezzo suicidio; l'antenna principale per le VHF è stata sacrificata allo scopo, permettendo l'utilizzo del nodo praticamente da tutta la città, fino alle porte della val di Susa (Avigliana, Giaveno). Ma non ho ovviamente potuto fare alcun altro tipo di traffico in VHF; ho montato un'antenna sussidiaria sul balcone, ma in ogni caso troppo vicina all'antenna usata dal nodo EchoLink, con ovvii problemi di intermodulazione. Il traffico, che i log generati dal sistema hanno registrato, non è stato né massiccio né sostenuto, direi piuttosto scarso; il nodo è stato in verità interrogato da parecchi OM in Italia ma per lo più utilizzato per fare prove di connessioni multiple con conferenze già aperte, per sperimentare accessi con i-Phone, per fare prove di loop. Nulla di particolarmente interessante.

Per tale ragione, dopo una trentina di giorni di accensione continua H24, il nodo EchoLink è ora spento, pronto per essere riacceso alla bisogna, o trasportato in giro, avendo acquisito un certo bagaglio di conoscenze tecniche legate ai settaggi, ai livelli di ingresso ed uscita dell'ottima scheda sonora del Sony Vaio ed alla mappatura delle porte COM utilizzate.

 



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