Il Lago Piccolo ed il Lago Grande di Avigliana si collocano nel Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, istituito nel 1980 dalla Regione Piemonte; è situato allo sbocco della Valle di Susa, ai piedi del Monte Pirchiriano su cui sorge l'antica abbazia della Sacra di San Michele, in una caratteristica zona dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, distante poco pił di 20 chilometri da Torino.
I due laghi occupano un'area intermorenica, ovvero una depressione morfologica del territorio creatasi all'atto del ritiro dei ghiacciai alpini; altre vestigia dell'imponenete ritiro dei ghiacciai sono la morena di Rivoli, distante pochi chilometri e la morena di Ivrea, più a nord. L'epoca storica in cui si fa risalire l'ultimo imponente ritiro dei ghiacciai alpini va sotto il nome di Wurm (premusteriano); il Wurm viene scientificamente diviso in quattro stadiali; il contesto in cui si ritiene siano avvenute le ultime oscillazioni paleoclimatiche pleistoceniche, responsabili della creazioni dei due laghi, è lo stadiale Wurm IV, circa 120.000 anni fa.
L'area intorno ai due laghi è dal 1980 area protetta, ed è quindi indispensabile munirsi di un permesso per poter accedere alle sponde dei laghi (ove ovviamente non vi siano insediamenti e sbocchi per alaggio) ed ai luoghi circostanti, così come recitano i cartelli e le barriere che costeggiano l'area.
L'occasione per poter accedere ai luoghi ci è stata data dall'infaticabile Carlo Sobrito IZ1CCE che, avendo avuto i permessi del caso, ci ha convocati e ci ha permesso sia di godere di paesaggi autunnali di rara bellezza, sia di attivare i due laghi con il nominativo II1D, sempre nell'ambito delle attività svolte in occasione dell'Anno Europeo della Disabilità.
Qui sotto un reportage fotografico delle operazioni effettuate in 40 e 20 metri, essendo state attivate due stazioni contemporaneamente, con la partecipazione di IK1MJG Ruggero, IK1ZNN Piero, IZ1CCE Carlo, IZ1DSE Tore, IZ1ESH Beppe e il sottoscritto IK1QLD Angelo.
Come si può vedere dalle foto, sono state utilizzate le seguenti antenne: la ormai collaudata canna da pesca per la banda dei 20 metri ed un dipolo a V invertita per i 40 metri. Tutte e due le soluzioni hanno dato ottimi risultati.