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Spesso si usa la citazione "io c'ero" per avvalorare un fatto o per enfatizzare un avvenimento. Bene, non è retorica la mia, ma sono contento di affermare ...il 2 Giugno 2005, a Torino, io c'ero!
C'ero, ed ho visto una organizzazione che ha funzionato, ho visto con gli occhi di un cittadino qualunque, che cosa una città è capace di fare, quando vuole dare un segno di efficienza e partecipazione.
Bella l’idea, quella del commentatore Franco Mancuso, Presidente UICEP, in sedia a rotelle, che camminava per la piazza spiegando tutto quello che bisognava conoscere; d’effetto il gazebo che visualizzava gli appuntamenti dei Giochi Paralimpici di Torino 2006; responsabile la passeggiata del Sindaco e dell’Assessore allo Sport, tra gli stand delle varie organizzazioni presenti.
Naturalmente loro, i “disabili” , erano i divi della giornata, loro catturavano l’attenzione della gente …e ce n’era tanta… loro, così ben raccontati da quel ragazzo che camminava e spiegava…!
E poi, c’erano i “motori” dei Giochi Paralimpici. Ho incontrato e salutato Tiziana Nasi, indaffaratissima e sempre sorridente, ho incontrato e salutato l’Ing. Dario Fabbro che per l’occasione era accompagnato dalla bellissima figliola…. e poi …. c’erano i radioamatori.
I radioamatori del Torino Paralympic Radio Sport Team, una delle cose più intelligenti e attuali che catturano l’attenzione della gente comune.
Le antenne, le radio, gli operatori a rimarcare come il disabile può e deve sentirsi a suo agio in una società dove è importante il contributo di tutti, e sappiamo quanto l’apporto individuale sia determinante nei casi di bisogno.
Il messaggio è questo: l’handicap non deve essere un problema e non lo è!
Abbiamo osservato dei non vedenti correre come dei primatisti mondiali, ne abbiamo visti giocare a basket in wheel-chair come dei campioni, tirare di fioretto con grinta e determinazione.
Ne vedremo tanti sulle nevi Piemontesi nei prossimi IX Giochi Paralimpici Invernali Torino 2006, li vedremo gareggiare al pari degli altri campioni, ma con un grande cuore che magari i “normodotati” non posseggono di così intensa nobiltà.
La stazione radio II1TPG, faceva bella mostra di sé e la gente guardava incuriosita e meravigliata, e lì, c’era Carlo Sobrito IZ1CCE con gli occhi vispi come un falco e con una volontà di ferro, lui ed i ragazzi del Team che lo seguono e lo aiutano … e ditemi che non è una cosa eccezionale!
Ho chiesto: ma chi è che ha organizzato così bene tutto questo grande movimento di folla?
Mi hanno detto: è Emanuele Bruno, è lui il responsabile del Paralympic Day.
Beh, io non lo conosco questo signore, ma vorrei stringergli la mano e dirgli: Bravo.
Se i Giochi Paralimpici 2006 saranno così professionalmente orchestrati, credo che tutti, disabili, giornalisti e visitatori potranno dire di aver assistito nel 2006 ad una cosa che solo l’Italia, il Piemonte poteva fare così bene.
Grazie,
Gianni Varetto I1HYW
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