Viene presentata la prima applicazione sociale della radio telegrafia, cioe' la comunicazione fra navi e fra le navi e la terraferma, e la linea di sviluppo impostata successivamente da Marconi nel campo delle onde corte. Le esperienze di Marconi non hanno pero' aperto solo nuove strade tecniche ma hanno anche portato a nuove conoscenze teoriche, per esemplo alla comprensione della propagazione delle onde radio e alla scoperta della ionosfera. In questa parte vengono presentati numerosi apparati originali Marconi, di grande interesse storico. Successivamente sono introdotte le valvole e l'inizio della radiodiffusione.
La seconda parte e' una esposizione dl radio d'epoca, in massima parte provenienti dalle collezioni private di soci della sezione lombarda dell'AIRE (Associazione Italiana Radio d'Epoca). Dopo una carrellata di radio suddivise per decenni, dagli anni '10 agli anni '60, si affrontano alcuni temi specifici: alimentazione dei radioricevitori, cuffie, altoparlanti esterni, altoparlanti interni, come sintonizzarsi sulla stazione voluta, le antenne, dalla modulazione d'ampiezza alla modulazione di frequenza, dalle valvole ai semiconduttori, apparati radio militari, la fantasia nelI'involucro della radio. Nell'esposizione viene dato un posto di rilievo alle case costruttrici italiane.
La terza parte, in cui si trovano alcuni apparati provenienti dal Museo storico della societa' Sirti, presenta apparati televisivi dei primordi, radiogoniometri e radar (dispositivi, questi ultimi, che non trasmettono messaggi ma che derivano direttamente dalle ricerche sulle radiocomunicazioni). Viene presentato anche l'uso della tecnologia radio nella telefonia d'oggi.